Pat Tillman era un mio coetaneo.
Stella del football NFL, dopo l’11 settembre decide di lasciare un mondo milionario per servire il proprio paese e arruolarsi nell’esercito per combattere al Qaeda in Afghanistan.
Diventa un Ranger del 75° Reggimento e viene ucciso da fuoco amico in Afghanistan; un episodio che Rumsfeld e gli altri “chicken hawks” dell’amministrazione Bush insabbiano e alterano per usare la figura di Tillman a loro beneficio.
La famiglia ha istituito una fondazione benefica in onore di Pat Tillman http://www.pattillmanfoundation.org
Il bellissimo libro di Jon Krakauer, “Dove gli uomini diventano eroi” racconta la vita di Pat Tillman e ciò che lo ha portato a lasciare ogni privilegio per rispondere alla chiamata al dovere.
Riconosco di avere nutrito un certo pregiudizio nei confronti della stella del football Tillman quando si arruolò nel 2002, nel pieno del risentimento mondiale verso la politica della guerra preventiva.
Pensare che Tillman corrisponda allo stereotipo del cowboy americano che esporta il proprio stile di vita a suon di cannonate è un errore grossolano. Se si dovesse ridurre a un’immagine la complessità della persona Pat Tillman direi che mi ricorda Alvin York (già, il “Sergente York” era una persona reale), l’eroe riluttante, come George Washington.
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