giovedì 14 giugno 2007

Sindrome inversa di Phileas Fogg

Phileas Fogg è il protagonista del romanzo "Il giro del mondo in 80 giorni" Di Jules Verne, pubblicato nel 1872. Il romanzo si conclude con il gentiluomo Phileas Fogg ed i suoi compagni di viaggio che tornano a Londra, convinti di avere perso per un solo giorno la scommessa di compiere il giro del mondo in 80 giorni. Invece sono ancora in tempo, non avendo considerato la linea del cambio di data che si attraversa sul Pacifico.

Il soggetto colpito dalla "sindrome inversa di Phileas Fogg" vive momenti di moderata ansia, prima ma anche nel corso del viaggio, nell'esaminare l'itinerario previsto ed è costantemente preoccupato di avere sottovalutato la durata di una tratta o visita. In sogno il soggetto immagina ipotetiche situazioni di difficoltà che si potrebbero verificare durante l'imminente viaggio. Il soggetto ha alcuni di questi sintomi:

  • controlla ossessivamente gli orari espressi in fusi orari differenti, risultando semi incapaci di determinare a mente la differenza temporale (quando qui è notte li è mattina? ma di quale giorno?)
  • ricerca qualsiasi statistica collegata all'itinerario di viaggio
    • densità abitativa della zona lungo le strade
    • limiti di velocità ed infrazioni medie dei limiti di velocità
    • tasso di criminalità (legata principalmente al furto d'auto, gli omicidi non sono poi così importanti...)
  • verifica continuamente la validità dei documenti di viaggio e la conformità con le ultimissime leggi in materia di immigrazione del paese di destinazione.
  • vive cicli di preoccupazioni a 3 fasi:
    • preoccupazione di avere effettuato prenotazioni in date errate, alternato a ...
    • momenti di improvvisa euforia quanto si crede di avere un giorno in più, non ancora considerato nell'itinerario, seguito da ...
    • delusione al momento in cui il soggetto si rende conto di non avere alcun giorno "nascosto" da utilizzare.

Questa è denominata "sindrome inversa di Phileas Fogg" in quanto il personaggio del romanzo si trovò ad avere un giorno in più mentre la preoccupazione del soggetto è quella di perderne, improvvisamente ed a causa di una debole pianificazione.

martedì 5 giugno 2007

6 Giugno 2007

Passano gli anni rapidamente, il 6 giugno 1944 è sempre più lontano e sono sempre meno le voci che ricordano quel momento particolare.

Sono tali i problemi e le tensioni internazionali di oggi da fare dimenticare periodi infinitamente più tragici ma distanti, quasi semplici nella chiarezza degli obiettivi e dei sistemi di valori di ogni parte in lotta.

Ma è fondamentale che il ricordo non scompaia del tutto. Finchè qualcuno continuerà a ricordarsi che oggi è l'anniversario del D-Day, non si perderà la memoria che è proprio nei momenti più bui della storia che l'uomo è capace di dare il meglio, rischiando tutto per qualcosa di non tangibile ma estremamente prezioso.

Buon 63° anniversario del D-Day: Lo sbarco in Normandia.

Per saperne di più, visitate il sito dedicato al D-Day.

Piove sul bagnato

CRW 2594

Un torrente che si getta in mare con una cascatella ... sotto una leggera e costante pioggerellina.
Penisola di Dingle, Irlanda.