Ho quasi terminato di caricare su Flickr le foto della nostra ultima vacanza in Val Venosta. Sono passati alcuni mesi e il maltempo di questi giorni mi fa ripensare ai bei giorni di sole vissuti in Sud Tirolo.
La camminata più impegnativa è stata la salita la Piz Lad partendo dalla malga Resia.
Sopra, il Piz Lad sopra le nubi mattutine visto dalle finestre della nostra camera d’albergo. Sotto il Piz Lad visto dal prato di Curon Venosta.
Seguendo il sentiero 5 che sale verso il crinale delle montagne si percorre un tratto di strada militare. Al bivio tra il sentiero 5 ed il 5a ho seguito quest’ultimo, che è molto meno battuto ma allunga di molto la camminata. Contrariamente a quanto si dovrebbe fare, io amo molto camminare in montagna in solitudine, contemplando la vastità del paesaggio in assoluto silenzio, interrotto solo dal click della mia macchina fotografica.
Salendo per il sentiero 5a ho incontrato solo altre persone che scendevano lungo questa via, nessun altro vi è salito.
Il meraviglioso treppiede Manfrotto 055CX3 in fibra di carbonio fa il proprio dovere. Anche se leggero per le sue notevoli dimensioni aumenta un po’ il peso complessivo dello zaino. Ma aumenta anche la soddisfazione per avercela fatta con un po’ più di fatica.
La salita lungo il 5A è lunghetta e capisco perché la maggior parte delle persone non segue questo sentiero in salita. In alcuni momenti si passa il confine con la Confederazione Elvetica (Svizzera).
In cima c’è il solito affollamento di persone che salgono e subito scendono, quando alla fine ho tolto l’occhio dall’obiettivo ero rimasto solo.
La discesa è stata più faticosa della salita. Il tramonto deve essere spettacolare visto dalla cima ma non ero attrezzato per aspettare il buio e tornare giù in paese.
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